Nello splendido e luminoso scenario cilentano si trovano le rovine della città greca di Elea-Velia la cui fama è legata ai grandi filosofi Parmenide e Zenone. Quest’ultimo col rigore della sua logica negò la molteplicità delle cose e il movimento col famoso paradosso di Achille e la tartaruga. Elea, l’antico nome di Velia, fu fondata nel VI sec. a.C. dai Focei e divenne in breve uno dei centri più importanti per i traffici marittimi nel Tirreno meridionale. L’area archeologica si estende su un promontorio che un tempo lambiva il mare; il monumento più famoso è la Porta Rosa, il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia.
Il Museo Vivo del Mare, con sede presso Palazzo Vinciprova, è composto da tre sale ed ospita 12 vasche che rappresentano i tipici ecosistemi marini della costa cilentana. All’interno del Museo è presente una sezione multimediale interamente dedicata alle tartarughe marine. Un’altra sezione è dedicata invece al preoccupante problema dei rifiuti in mare e alla presenza crescente di specie aliene nel Mar Mediterraneo.
Il piano superiore del Palazzo Vinciprova ospita, invece, le sale espositive dell’EcoMuseo della Dieta Mediterranea, dedicato al medico americano Ancel Keys che ha vissuto oltre quarant’anni in Cilento, studiando il rapporto tra alimentazione locale e l’incidenza sulle malattie cardiovascolari e dimostrando le qualità benefiche della dieta mediterranea, attraverso l’assunzione di alimenti come l’olio extravergine di oliva, pesce azzurro, frutta (in particolare il fico bianco), verdura, ecc.