Nel 79 d.C. il Vesuvio si risvegliò dopo un lunghissimo sonno: Herculaneum venne invasa da una colata di fango bollente che, penetrando in ogni singolo edificio, si solidificò in uno strato compatto, spesso fino a 25 metri. Le particolari circostanze che hanno portato al seppellimento di Ercolano, se da un lato ne hanno reso assai arduo lo scavo fin dalla sua fortuita scoperta, dall’altro hanno permesso la conservazione di materiali altamente deperibili, come il legno strutturale, le stoffe, i cibi.
Al MAV (Museo Archeologico Virtuale) l’uso delle tecnologie più innovative è imponente: ricostruzioni tridimensionali, effetti multisensoriali, libri virtuali, ologrammi e multiproiezioni sincronizzate, introducono alla scoperta della vita quotidiana dei piccoli abitati che sorgevano alle falde del Vesuvio e che furono distrutti dalla apocalittica eruzione del 79 d.C. Filmato in 3D. Fiumi di lava accompagnati da una colonna di gas e ceneri e da una pioggia di lapilli incandescenti che sembrano irrompere sullo spettatore: l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. è possibile viverla in un teatro con tecnologia 3D stereoscopica.